In questi splendidi giorni novembrini è un piacere tornare a Salice Terme. Tutto sembra invogliare a sfuggire dallo stress delle grandi città col loro traffico caotico e la cacofonia di suoni e rumori vari.
Entrando in questa località termale si occhieggia a destra verso i verdi prati del golf, mentre l’autunno ha vestito di rutilanti colori i suoi alberi, invogliando a tornarci a primavera.
Più oltre c’è il ponte, con dei buffi restringimenti, che di primo acchito sembrano dei respingenti per chi osi addentrarsi verso l’abitato, ma a ben pensarci danno in realtà una mano a mantenere pulita l’aria già salubre di questa famosa zona oltrepadana, evitando ai camion di entrarci.
Dall’altra parte del ponte, a sinistra, si può ancora vedere la grande piscina, che ha richiuso i suoi ombrelloni, per l’aria ormai troppo fresca per pensare di bagnarcisi, ma nulla impedisce di addentrarsi nell’ampio parco che la costeggia e arriva per molti sentieri fino alla struttura che accoglie i fruitori delle acque termali, come degli altri servizi proposti per rimettere in forma il fisico, con fanghi, idromassaggi e massoterapie, per non parlare di saune e bagni turchi… a voi la scelta.
Per chi è amante del divertimento o di salutari passeggiate in zona non c’è che l’imbarazzo della scelta: proseguendo per il lungo viale delle Terme, a sinistra verso sud c’è un locale serale, ma non è l’unico a Salice.
A piedi si può affrontare un percorso intrigante con salite, discese, curve improvvise e poi, alla vostra destra…. appare lui: un maniero dall’aspetto antico, con il suo torrione, le mura merlate ed i giardini a gradoni che s’inerpicano dal cancello verso la struttura medioevale.
Nonostante le vetrate multicolori, i dipinti alle pareti, i caminetti, le grandi sale per ricevimenti sontuosi, il castello di Montalfeo è tutt’altro che antico, ma comunque un bell’esempio di ricostruzione intelligente.
E’ insomma la cornice ideale per un ricco ricevimento di nozze, con le foto di rito per conservare un ricordo indimenticabile di quel giorno.
Monte Alfeo è il nome originale del borgo alle spalle del castello, ma è una zona agricola di collina, con boschi misti di acacie, noci, ciliegi, qualche castagno, vecchie querce e filari di vigne ben curate e bei campi coltivati.
Una grande casa prima dei coltivi, proprio sulla sommità della collinetta, con accanto un fienile ed altre strutture rurali sembrerebbe la location ideale per un agriturismo.
L’edificio è ampio, con una grande balconata panoramica al piano superiore, sul lato nord.
La scarsità di traffico rende il luogo tranquillo e rilassante con un’unica strada che riporta verso Salice Terme, che invita a camminare o correre, secondo la diversa preparazione fisica.
C’è anche un torrentello di acqua sorgiva, mai asciutto, che lungo le sue sponde nasconde nel periodo opportuno gustosi funghi di diverse specie.
Qualcuno trova perfino tartufi… possedendo un cane ben addestrato!