Come curare nel migliore dei modi la manutenzione di un ascensore

ascensore

Spesso e volentieri si mette in evidenza quanto sia importante curare la manutenzione delle varie attività all’interno degli edifici privati, ma senza ombra di dubbio l’ascensore rappresenta l’impianto principale che deve essere oggetto di controlli e verifiche costanti.

Scendendo un po’ più nello specifico, sono sostanzialmente due le tipologie di attività che vanno prese in considerazione, ovvero la manutenzione ordinaria e quella straordinaria. Si tratta di due tipi di interventi molto differenti, di cui deve occuparsi sostanzialmente chi ha la proprietà dell’ascensore, oppure l’amministratore nel caso dei condomini.

Un aspetto molto importante che va messo subito in evidenza è che le varie attività di manutenzione di un ascensore non possono essere affidate alla prima ditta che capita, dal momento che è necessario accertarsi che l’azienda scelta abbia ottenuto specifiche certificazioni per poter operare in maniera regolare in questo settore, come nel caso di Dapasrl.com.

Che cos’è la manutenzione ordinaria di un ascensore

Si sente parlare di manutenzione ordinaria, ma è facile fare confusione con le altre attività che si possono ricollegare alla manutenzione straordinaria. L’attività di manutenzione ordinaria di un ascensore si caratterizza per dover essere portata a termine con una cadenza pari a ogni due anni, ma solo ed esclusivamente da parte di un ente a ciò autorizzato o incaricato, dotato di apposita qualifica.

Dopo che l’impianto di ascensione è stato installato e si è provveduto alla messa in funzione in ogni tipo di edificio, sia quelli privati che quelli pubblici con tanto di uffici, ecco che bisogna rispettare alla lettera quanto è previsto da parte della normativa ascensori che è attualmente in vigore.

Ebbene, per poter conservare in esercizio l’impianto, serve che il proprietario trasmetta l’incarico di effettuare la manutenzione ordinaria a una ditta specializzata, che si dovrà occupare, ogni due anni quindi, di svolgere una simile attività periodica. Nel caso in cui, dopo un certo periodo di tempo, la ditta che ha ricevuto l’incarica dovesse essere oggetto di sostituzione, ecco che il proprietario dell’ascensore, piuttosto che l’amministratore di condominio devono provvedere alla trasmissione di adeguata documentazione e comunicazione in merito al comune competente.

Cosa dice la normativa vigente

La normativa attualmente in vigore mette in chiaro come sia gli ascensori che i montacarichi che sono stati installati, devono necessariamente ottenere due autorizzazioni. La prima è quella che deve essere emessa da parte del Comune per quanto riguarda la messa in esercizio dell’ascensore, la seconda autorizzazione della Asl per la creazione dei controlli periodici per quanto riguarda la sicurezza.

Tutte quelle aziende che si occupano di manutenzione ordinaria, dal momento che il compito principale è quello di tenere a mente che questo servizio deve essere svolto da un installatore che fa questo lavoro di professione, anche se chiaramente la responsabilità di accertarsi che tale intervento venga effettivamente portato a termine è del proprietario.

Nel momento in cui si fa riferimento alla normativa, è bene sottolineare dove siano comprese le regole a cui si fa riferimento. Prima di tutto, il Dpr n. 23 del 10 gennaio 2017, che ha apportato una serie di modifiche alla precedente normativa, ovvero il Dpr n. 162 del 30 aprile 1999, che in quel caso era stato emanato con l’intento di recepire la Direttiva 95/16/CE.

Quindi, tutti quei controlli che sono previsti come periodici da parte della normativa in riferimento agli ascensori, così come ai montacarichi, hanno come obiettivo primario quello di accertare che i vari sistemi di sicurezza che sono presenti funzionino in maniera corretta, ma anche che siano stati seguiti tutti i vari standard previsti dalla legge. Non solo, visto che la normativa prevede anche come si deve verificare il funzionamento e l’efficienza di tutte le componenti da cui dipende la sicurezza dell’intero impianto.